Pergole bioclimatiche: quali permessi servono?

Chiunque disponga di uno spazio esterno avrà il desiderio di valorizzarlo nella migliore maniera possibile. Un ottimo metodo per farlo è installare in giardino o nell’outdoor una pergola bioclimatica.

La progettazione e installazione non sono complicate, pertanto è importante affidarsi solo a esperti professionisti, come lo staff di Alba Tende.

Una pergola bioclimatica, automatizzata e motorizzata, permette una gestione a completo piacimento delle aperture laterali e sul tetto, consentendo all’utilizzatore di godere al massimo dei suoi spazi esterni.

Attenzione, però, agli obblighi legali connessi all’installazione di pergole bioclimatiche.

Pergole bioclimatiche e burocrazia

Benché le pergole bioclimatiche rientrino in quella macrocategoria edile denominata edilizia libera, in realtà, chiunque desideri installarne una deve restare all’interno dei confini citati nell’articolo 6 del DPR n. 380/2011 – il cosiddetto Testo Unico in materia di Edilizia. Si tratta del decreto ministeriale datato 2 marzo 2018. In caso contrario, tale installazione costituirà un abuso edilizio e sarà perseguibile.

A dire il vero, però, la normativa è piuttosto duttile, poiché resta soggetta a piani regolatori e altri provvedimenti decisi su base regionale e comunale.

È, dunque assolutamente, consigliato informarsi preventivamente presso l’ufficio tecnico del comune nel quale si desidera installare la pergola prima di avviare i lavori di allestimento. Tendenzialmente, pergole aperte su 3 o addirittura tutti e 4 i lati non sono costruzioni in grado di incrementare lo spazio abitativo e, dunque, non dovrebbero richiedere alcun permesso, in quanto rientranti nella categoria dell’arredo outdoor o da giardino.

Il condizionale resta d’obbligo, poiché ogni municipio ha mano libera in materia.

Pergole climatiche: permessi per il condominio

Il quadro normativo che regola le pergole bioclimatiche non è limpido. Nel caso in cui scegliessimo una struttura particolarmente confortevole, dotata di riscaldamento e/o illuminazione, il comune potrebbe equipararla a una tettoia e, dunque, richiederci un permesso a costruire. In caso di sua assenza, potremmo andare incontro a un contenzioso.

Vi sono, però, numerosi municipi, specialmente quelli ove è più forte la vocazione turistica, presso i quali l’innalzamento di una pergola bioclimatica non deve sottostare ad alcuna autorizzazione.

Come già suggerito, è bene informarsi preventivamente in comune e consultare un tecnico abilitato che possa darci garanzia del fatto che opereremo nel rispetto della normativa vigente.